martedì 14 agosto 2012

Sparolando Juventus




Due pesi e due misure:
Ha preso dell’Epo ed è stato squalificato e lincenziato dall’Arma dei Carabinieri. Giusto.
Ha fatto finta di non vedere combine nel calcio ed è stato sospeso per 10 mesi, ma continua ad allenare e va in tribuna. Giusto, è la Juve.
Supercoppa Italiana. La Juve pareggia 2-2 con un rigore dubbio.  Dopo aver squalificato Pandev all’85°, Mazzoleni ne butta fuori un altro al 92°, Zuniga, e poi anche l’allenatore Mazzarri. Tanto si andava ai supplementari. E la Juve vince 4-2. Giusto, è la Juve.
Il Napoli non si presenta alla premiazione. Irrispettoso del pubblico, e degli avversari. Ah già, è la Juve.
Quando il Napoli è entrato in campo ha visto 80 mila cinesi vestiti in bianconero, e l’illusione di vincere è subito scomparsa.
Domande: Ma non è che erano dei carcerati in gita premio? Le magliette erano Nike o tarocche cinesi? Se la Juve fosse stata una squadra cinese, i giocatori, i dirigenti ed il presidente del Napoli sarebbero stati messi nel lagoi (nome dei lager in cinese)?.
Plovelbio cinese: La palla si è  avvelenata appena la Juve l’ha toccata.
Dice il saggio: Tanto va la Juve a Pechino, che ci lascia lo zampino.
Alle Olimpiadi non hanno mai beccato un cinese in odore di doping. Consoliamoci, nel nostro campionato neppure uno della Juventus.
Note di colore: Pirlo con la barba non sembra più un ragazzino; Vucinic con i baffi sembrava Boris Vidal è nero perché non usa il bagnoschiuma. Conte sospeso, un nobile decaduto. Non più Agnelli ma lupi.
Domanda finale: E se Zeman avesse avuto sempre ragione? 

Nessun commento:

Posta un commento